Miglior sistema antifurto domotica: 5 consigli, tecnologie e usi
Come funziona il sistema di antifurto domotico? Come possiamo essere sicuri di scegliere quello migliore e più adatto alle nostre esigenze? Scopriamo insieme le tecnologie e gli usi di questo impianto che può migliorarci la vita.
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Grazie l’uso della domotica sono molti i sistemi di ultima generazione che sono subentrati nelle nostre abitazioni. Il sistema di antifurto domotico è uno dei più utilizzati e sfruttati in quanto ci consente di comandare a distanza, in modo rapido ed efficace, la sicurezza della nostra abitazione.
La casa è il nostro luogo sicuro, quella all’interno della quale costruiamo la nostra famiglia, coltiviamo i nostri interessi e le nostre passioni. Proprio per questo motivo è necessario non soltanto sentirsi protetti, ma anche esserlo davvero. I sistemi di antifurto consentono proprio questo, e grazie alla domotica migliorano la loro efficacia e la possibilità d’interazione.
La grande diffusione di questi impianti ha creato non poca confusione, rendendo così difficile individuare il sistema migliore. Come al solito però non esiste un impianto migliore per eccellenza, ma solo uno che corrisponda perfettamente a tutte le nostre esigenze e che ci consenta di avere sempre sotto controllo tutto.
In questo articolo abbiamo quindi raccolto una serie di consigli, tecnologie e usi del sistema di antifurto domotica che ci aiuteranno ad individuare quello perfetto per noi.
1. La tecnologia smart
Grazie alla nuova tecnologia è possibile sfruttare l’impianto di domotica anche per la sicurezza della nostra casa. Ciò diventa davvero semplice in quanto il funzionamento è del tutto simile a quello di un qualsiasi altro sistema di antifurto. L’aggiunta importante è quella di poter ricevere notifiche nel caso di eventuali tentativi di infrazione.
Questa nuova tecnologia per i sistemi di antifurto è sempre più diffusa in quanto non richiede particolari operazioni di collegamento. Nel caso della domotica è infatti necessario solo collegare il sistema ed eventuali telecamere al gateway principale che comanda l’intero impianto anche da remoto.
Eventuali fili potranno essere nascosti all’interno delle pareti, ma non si esclude la possibilità di poter utilizzare anche sistemi che sfruttano la tecnologia wireless per i collegamenti.
2. Il sistema da scegliere
Quando parliamo di sistemi di antifurto domotici non ci limitiamo ad un singolo elemento, ma ad una vasta gamma di tipologie di antifurti che possiamo scegliere di installare nella nostra abitazione. La scelta dello stesso dipende principalmente dalle nostre esigenze e anche dal budget che abbiamo a disposizione. Ricordiamoci sempre però che un investimento maggiore è indice di maggiore sicurezza.
Uno dei sistemi più diffusi in commercio è quello dell’impianto con sistema cablato, il più conosciuto ed utilizzato in quanto non richiede solo una connessione wireless per funzionare e consente quindi una maggiore affidabilità.
Inoltre si tratta anche di uno dei sistemi più economici con miglior rapporto qualità prezzo. Non dimentichiamo però che, per funzionare correttamente, è necessario progettare la sua collocazione e prevedere il passaggio dei fili all’interno delle pareti, procedura che potrebbe compromettere l’aspetto delle stesse.
Un’altra tipologia di sistema di antifurto domotico è quella wireless che ci consente di gestire il nostro allarme completamente senza fili. Questa prevede solo il collegamento del gateway all’impianto di domotica. In questo caso potremmo però avere complicazioni derivanti dalla scarsa qualità del segnale Wi-Fi, compromettendo in questo caso anche la sicurezza della nostra abitazione. Di contro, il vantaggio di questo sistema, è la facilità di trasporto molto pratico per chi vive in un abitazione in affitto, aggiunta alla possibilità di evitare interventi strutturali.
Insieme alla tipologia di collegamento è necessario anche valutare i sensori che comanderanno il sistema di antifurto. Questi si dividono in sensori magnetici ed infrarossi. Il primo si compone di due parti che devono essere collegate per innestare un circuito che se interrotto farà scattare l’allarme. Il secondo, quella infrarossi consente di creare delle barriere che una volta interrotte segnalano una possibile intrusione.
3. La composizione dell’impianto
Al momento dell’acquisto, oltre a valutare il sistema di collegamento, dobbiamo valutare anche la composizione dell’intero impianto di domotica che desideriamo acquistare. In commercio esistono infatti sistemi più o meno completi che consentono di perfezionare il sistema di antifurto.
Generalmente un kit base è composto da una centrale, che riceve tutti i dati e invia una notifica, attivando l’allarme sonoro e, se previsto, inoltrando la segnalazione alle forze dell’ordine. Come abbiamo anticipato possiamo poi scegliere il tipo di sensore di movimento, sulla base del posizionamento che gli daremo all’interno della nostra abitazione.
Molti kit di antifurto posseggono anche i rilevatori di monossido di carbonio e di fumo che consentono di proteggere la casa, oltre che dalle infrazioni, anche da pericoli interni.
Quando acquistiamo il kit del sistema di antifurto domotico dobbiamo valutare anche l’acquisto di una sirena, che possa emettere un segnale di pericolo, e di un modulo GSM per l’invio dei messaggi su recapiti telefonici preimpostati. I kit più completi prevedono anche l’utilizzo di videocamere che sorvegliano in modo costante tutti gli ambienti della casa.
Sulla base delle nostre esigenze possiamo quindi scegliere cosa installare all’interno della nostra casa considerando che, più saranno gli elementi inseriti, più alto sarà il prezzo ma al tempo stesso maggiore la sicurezza.
4. Frequenze anti jamming
Quando parliamo di sistema di antifurto domotico non dobbiamo dimenticare che ci riferiamo sempre ad un tipo di impianto che si collega anche attraverso le frequenze wireless. In questo caso quindi potrebbe essere facile da parte di un eventuale malintenzionato utilizzare dei dispositivi che generano onde magnetiche in grado di inibire le frequenze dei segnali di allarme.
Al momento dell’acquisto del nostro impianto valutiamo quindi un antifurto anti jamming, ovvero un dispositivo che nel momento in cui rileva un tentativo di attacco attiva in automatico la sirena di allarme. In questo caso l’allarme si attiva ancor prima del tentativo di effrazione.
5. Controllo remoto
Uno dei grandi vantaggi del sistema di antifurto domotico è la possibilità del controllo da remoto. Al momento dell’acquisto dobbiamo però valutare, anche sulla base degli elementi che desideriamo inserire, il tipo di controllo che possiamo avere dal nostro dispositivo.
In commercio sono disponibili sistemi che consentono la sorveglianza attraverso applicazioni, con collegamenti da computer o soltanto mediante l’invio di sms alla centrale operativa.
Se desideriamo installare nel nostro sistema di antifurto anche delle telecamere, sarà necessario valutare anche la possibilità di scaricare e controllare in modo costante un’applicazione per la visione delle stesse.
Come sempre la scelta migliore è quella che più si adatta alle nostre necessità. Per fare un esempio pratico, se siamo consapevoli di avere una connessione internet poco stabile, potrebbe essere più pratico comandare il sistema di antifurto attraverso gli sms piuttosto che con le applicazioni. In questo caso potrebbero essere superficiali anche le videocamere. La connessione vieterebbe infatti una loro corretta visione.
Galleria idee e foto miglior sistema di antifurto domotico
La domotica è entrata sempre di più nelle nostre case. Scegliere il miglior sistema di antifurto è una scelta personale e in questa galleria abbiamo selezionato alcune idee guida.