Stufa a bioetanolo
Una fonte di calore ecologica e facile da istallare: la stufa a bioetanolo è l’innovazione del riscaldamento in casa. Ma in cosa consiste? Come funziona? E’ un’alternativa valida rispetto agli altri metodi di riscaldamento? In quest’articolo troverai tutti i i modelli disponibili sul mercato e i vantaggi e gli svantaggi legati a questa soluzione eco sostenibile.
Galleria foto ed immagini
Che sia un camino, una stufa o un braciere le fonti di calore sono sempre il cuore della casa, lo spazio dove si riunisce la famiglia o la compagnia ideale per chi è da solo. Con le moderne tecnologie le scelte per il riscaldamento domestico sono veramente tante.
La stufa a bioetanolo è un modello di stufa innovativo che produce la combustione grazie al bioetanolo, un combustibile liquido che si ricava dalla fermentazione di bio-elementi di scarto, come cerali, mais e la canna da zucchero ai quali viene aggiunta acqua e/o lievito di birra.
Questo tipo di fermentazione porta alla produzione di alcol e di anidride carbonica. Il prodotto finale, ovvero il bioetanolo, ha una composizione simile alla benzina ma, a differenza di quest’ultima, è inodore e incolore. Come ogni altra cosa però, le stufe a bioetanolo hanno pro e contro. Abbiamo individuato in quest’articolo tutti i vantaggi e gli svantaggi di questo mezzo di riscaldamento e le tipologie più comuni. Buona lettura!
Vantaggi
Senza perderci in troppe chiacchiere ecco quali sono i vantaggi delle stufe a bioetanolo:
- Praticità: non è necessario avere una canna fumaria e non hanno bisogno di alimentazione elettrica. Inoltre sono facili da istallare, non necessitano di opere murarie per l’istallazione e non hanno bisogno di una costante manutenzione;
- Pulizia: non produce cenere da smaltire e fuliggine; l’ambiente in questo modo è sempre pulito e non si sente nessun odore derivato dalla combustione. La pulizia può avvenire una volta a settimana con un panno umido;
- Eco sostenibilità: il bioetanolo è un combustibile eco sostenibile in quanto si ricava da biomasse fermentate e non emette nessun tipo di fumo tossico o gas serra pericolosi per la salute. Rispetto ad altri combustibili ha un impatto ambientale assolutamente più basso;
- Economia: sul mercato esiste un’ampia scelta di modelli e di prezzi differenti. Una stufa a bioetanolo è di regola abbastanza economica e costa in media dai 100 ai 600 euro. Ovviamente il prezzo può salire se andiamo su modelli dal design più particolare;
- Ingombro: a differenza di un camino tradizionale o di una stufa a pellet, quella al bioetanolo presenta solitamente un design molto slim e non richiede grandi spazi per l’istallazione.
- Estetica: le stufe a bioetanolo non sono per niente anonime e scontate. Nel commercio esistono tantissimi modelli di design che si adattano a tutti gli stili di arredo
Svantaggi
A differenza dei vantaggi, fortunatamente una stufa al bioetanolo presenta solo due contro che devono essere considerati prima dell’istallazione:
- Potenza: la potenza calorifica è ovviamente ridotta rispetto ad un tradizionale camino con combustione di legna. Anche se riesce a riscaldare omogeneamente l’ambiente parliamo di una potenza che non supera i 3,5/4 Kw/h.
- Pericolosità: un altro svantaggio di queste stufe è la pericolosità del bioetanolo in quanto è un liquido altamente infiammabile. La nostra raccomandazione è quella di fare sempre molta attenzione quando dobbiamo maneggiare questo combustibile.
Info utili
Oltre a quello che abbiamo appena detto, ci sentiamo di darvi qualche altra informazione prima di passare alla descrizione dei vari tipi di stufe a bioetanolo. La prima riguarda il prezzo di questo combustibile e la sua durata. Un litro di bioetanolo da riscaldamento costa in media dai 2 ai 3 euro. Con un litro si riesce a riscaldare un ambiente di circa 30 mq per circa 2 ore e mezza.
Ma dove si mette il bioetanolo? Il liquido si versa direttamente in un serbatoio del bruciatore. Una volta fatto ciò basterà accendere una fiamma con un accendino o un fiammifero. Molti modelli hanno la fiamma regolabile che si modifica manualmente in base all’intensità di calore che vogliamo ottenere.
Un consiglio che invece ci sentiamo di darvi è quello di assicurarsi il riciclo d’aria nella stanza dove abbiamo deciso di posizionare la stufa. Anche se emette solo vapore e anidride carbonica che non sono nocive, è buono che ogni tanto si apra la finestra e si faccia cambiare aria nella stanza per ristabilire un livello adeguato di ossigeno.
Stufa a bioetanolo da incasso
La stufa a bioetanolo da incasso è l’unica che richiede l’intervento di un esperto in quanto si necessità di un’opera muraria. Infatti è un impianto da incasso nel muro e necessità di un professionista per la sua istallazione.
Il compito del muratore è quella di creare una nicchia che ospiterà la stufa e valutare se nell’istallazione non si va ad intaccare nessun impianto preesistente, come tubature o fili elettrici. Sistemandolo ad incasso nel muro non sarà per nulla ingombrante. Esistono modelli da incasso che presentano la parte esterna di una misura così ridotta che sembrano a filo parete.
Stufa a bioetanolo a parete
Una soluzione dal design originale è quella di sistemarla a parete. In questo caso non sarà necessario nessun lavoro di muratura ma basterà fissare la stufa con una staffa o con dei ganci come se fosse un normale televisore. Molti modelli portano le fiamme a vista coperte solo da un vetro di protezione. Questa soluzione è ottima per dare carattere ad una parete e rendere la stanza più accogliente.
Stufa a bioetanolo sospesa
Questa tipologia di stufa è quella che più si affaccia a linee di design particolari. Se avete un open space molto grande è l’ideale per abbellire il living. Nel caso delle strutture sospese è più corretto parlare di camino a bioetanolo a sospensione. In questo caso abbiamo riportato l’immagine una stufa sospesa dal soffitto che presenta delle linee sinuose e un design moderno e originale.
Stufa a bioetanolo da appoggio
Questa soluzione ad appoggio è ideale per chi non vuole dare un destinazione fissa alla propria stufa. I modelli d’appoggio sono trasportabili facilmente da una stanza all’altra, potendosi sistemare addirittura all’esterno, sotto un gazebo o su un tavolo.
Molto spesso i modelli d’appoggio sono anche definiti stufe a bioetanolo a isola, in quanto possono essere tranquillamente posizionate a terra al centro di una stanza con l’emissione di calore rivolta dove preferiamo. Sarebbe perfetta in questo periodo al centro di un salotto mentre accogliamo amici e ospiti sul divano.
Stufa a bioetanolo ventilata
La stufa a bioetanolo ventilata è dotata, come si può intuire, di una ventola che accelera i processi di riscaldamento. Ovviamente per far si che si attivi la ventola è l’unico modello di stufa a bioetanolo che presenta la necessità di essere collegato ad una presa elettrica.
Di solito queste con la ventola sono sistemate a parete vicino ad una presa senza, tuttavia, compromettere la bellezza del design della stufa. Questo modello di stufa propaga il calore in maniera omogenea e permette di avere una stanza calda in minor tempo rispetto a quelle statiche tradizionali.
Stufa a bioetanolo: foto e immagini
Dai uno sguardo alle tante proposte di seguito nella gallery per scegliere il modello più adatto ai tuoi ambienti