Portavasi da balcone: 10 idee

Autore:
Benedetta Giusto
  • Dott. in Comunicazione & Media Digitali

I portavasi da balcone sono perfetti per rendere originale lo spazio esterno. Ma secondo quali criteri scegliere il più adatto? Ecco 10 idee che potrebbero ispirarti.

Vasi, Balcone

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Spesso dedichiamo tutte le nostre energie all’arredo delle stanze principali della casa, cercando di creare un’armonia tra gli arredi e i colori, sottovalutando il potenziale estetico che ha un balcone ben curato e fiorito. Chi ha un minimo di pollice verde non deve necessariamente possedere un giardino per mettere in pratica le sue qualità. Abbellire un balcone è davvero semplice, sia che si tratti di un piccolo balconcino sia di un’ampia terrazza.

Tra i principali elementi che rendono bello e accogliente lo spazio esterno dell’abitazione ci sono i vasi e le fioriere. Grazie a questi componenti possiamo davvero far crescere di tutto sul nostro balcone: piante grasse, fiori colorati e persino un piccolo orto. I portavasi da balcone, quindi, sono utilissimi per far crescere le nostre piante forti e rigogliose, ma sono soprattutto oggetti di design che renderanno il balcone super chic.

Ma come scegliere il vaso giusto? Quale forma o materiale è più adatto ad un portavasi da balcone? Come sistemarli sul nostro balcone rendendolo bello e accogliente? Abbiamo pensato a 10 proposte da cui puoi trarre ispirazione.

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1. Ad ogni piantina il suo portavasi

La prima cosa da precisare è che ogni piantina che vogliamo mettere sul nostro balcone deve avere il suo portavasi. Sistemando ogni pianta nel suo vaso si favorisce la salute della pianta e la sua durata nel tempo.

Tutto questo perché ogni piantina ha un tempo di irrigazione diversa. Ci sono piantine come quelle del basilico che richiedono acqua anche ogni giorno, mentre ci sono piantine grasse che hanno bisogno di essere innaffiate anche una volta al mese. Mettere nello stesso portavasi entrambe andrebbe a compromettere sicuramente una delle due piantine.

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2. Portavasi da davanzale

Esistono portavasi di vari materiali, di varie forme e colori. Tra i più comuni ci sono quelli da davanzale, che hanno la capacità di abbellire anche i balconi più piccoli e stretti.

La cosa fondamentale è assicurarsi di fissarli con supporti adeguati e resistenti per evitare che si sgancino e possano cadere. Se però vivete in un condominio è bene informarsi e ricevere un consenso dall’amministratore per quanto riguarda le fioriere che si sporgono al di fuori del vostro balcone.

Noi principalmente sconsigliamo di sistemare questo tipo di portavasi a chi abita a dei piani troppo elevati. Uno svantaggio di questa categoria è che le piantine, essendo molto esposte all’esterno verso il sole, potrebbero richiedere molta acqua e se non siamo attenti ad innaffiarle con frequenza potremmo rischiare di farle seccare.

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3. Portavasi da parete

Bellissimi e di design sono i portavasi da parete. Spesso, come già accennato prima, i condomini non permettono l’istallazione di fioriere sul davanzale, ma questo non ci impedisce di dare un tocco green al nostro balcone. Sia che essi siano piccoli vasi disposti qua e la, sia che siano dei veri e propri pannelli decorativi il loro scopo è sicuramente quello di abbellire la parete e renderla meno spoglia.

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Anche in questo caso è importante assicurarsi che i supporti per il fissaggio alla parete siano resistenti. Uno svantaggio invece è che, innaffiando potrebbe colare l’acqua vicino al muro. Dobbiamo essere tempestivi nell’asciugarla per evitare la formazione della muffa.

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4. Portavasi pensili

Quelli pendenti o pensili sono invece quelli che vengono fissati con un gancio al “soffitto” del balcone, che spesso corrisponde al tetto o alla parte sottostante del balcone del piano superiore. L’effetto scenico che comportano questi elementi decorativi è così bello da trasformare totalmente lo spazio rendendolo quasi surreale.

Un’idea per sistemarli è quella di scegliere dimensioni differenti e posizionare questi portavasi ad altezze diverse, creando un gioco ottico. Ricordate di predisporli sempre ad un’altezza che non sia d’intralcio sul balcone, ma soprattutto che sia accessibile per innaffiare le piantine senza dover salire su uno sgabello. Tra quelli più belli ci sono sicuramente quelli in vinile.

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5. Portavasi in terracotta

Ovviamente tra i materiali più usati per i portavasi c’è la terracotta. Questi tipi di vasi o fioriere sono disponibili in svariate forme e dimensioni e sono anche accessibili come prezzi. Grazie alla porosità del materiale le radici sono più esposte all’aria garantendo la salute della pianta.

Ma attenzione, ha un’arma a doppio taglio. Da una parte fa “respirare” la pianta ma dall’altra assicura un’asciugatura del terreno troppo rapida. Di solito sotto questo tipo di vaso c’è sempre un piattino che permetta la raccolta dell’acqua in eccesso.

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6. Ecosostenibilità con vecchi pallet

Un modo originale di abbellire il balcone in maniera fai da te è quella di riutilizzare pallet creando portavasi e mensole. Sistemare le piantine in questi portavasi riciclati gli permetterà di non subire un distacco termico troppo elevato, proteggendole anche dall’umidità.

Fate attenzione però al materiale: il legno potrebbe marcire a contatto con troppa acqua. Il nostro consiglio è quello di trattarle i pallet e riverniciarli con una vernice resistente all’acqua, facendo attenzione quando è il momento di innaffiare.

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7. Portavasi in plastica

Anche la plastica è un ottima scelta come materiale dei nostri portavasi. Infatti è molo economica, leggera ed è disponibile in numerosi colori.  E’ perfetta per chi non può sovraccaricare il balcone e le ringhiere.

I portavasi in plastica, però, non sono adatti a piante troppo alte o con chiome rigogliose perché il vento potrebbe rovesciarli. In più, un vantaggio di questi elementi in plastica, è che se decidiamo di spiantare una piantina basterà lavarli accuratamente e riporli dove vogliamo, per poi essere riutilizzati ancora per altre piante.

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8. Portavasi in pietra

Quelli in pietra invece hanno prezzi un po’ più importanti, soprattutto se è una pietra antica, ma l’effetto scenico è davvero sbalorditivo. Sono adatti soprattutto ad ospitare quelle piante che possiamo tenere fuori tutto l’anno.

Unica pecca che hanno è il peso: diventano ancora più pesanti una volta riempiti. Il nostro consiglio è  di piantare al suo interno quando già è stato collocato nel punto in cui lo vogliamo lasciare.

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9. Portavasi in metallo

I portavasi in metallo, invece, sono più simili alla plastica: sono molto leggeri e possiamo trovarli di mille colori. Proprio per questo sono adatti a chi ama un look moderno e innovativo. Purtroppo però hanno due svantaggi:

  • il primo è quello che non è adatto a piante che hanno bisogno di molto sole perché il metallo si surriscalda velocemente e potrebbe essere, quindi, dannoso per le radici;
  • il secondo è che hanno bisogno di un po’ di manutenzione in più perché potrebbe con il tempo formarsi la ruggine.

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10. Portavasi in ceramica

Tra i portavasi più belli ci sono quelli in ceramica. Grazie alla possibilità di decorarli in ogni modo sono quelli con cui ci si più divertire di più abbinando forme e colori e rendendo originale il balcone.

Fate attenzione però agli urti. La ceramica è un materiale molto fragile e potrebbe facilmente rompersi. Nell’esempio sotto abbiamo preso la foto di una delle trame decorative più belle: lo stile amalfitano, adatto soprattutto ad un balcone vista mare.

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