Bubble room: la bolla dove rilassarsi per un weekend
Scoppia la mania della Bubble room, dormire all’aperto all’interno di una bolla. Per ora è soltanto un modo alternativo per un week end, diventerà una nuova forma abitativa?

E’ una moda passeggera oppure un giorno quando le abitazioni cominceranno ad avere prezzi eccessi, ci troveremo a vivere in spazi all’aperto all’interno di bolle di plastica, dotate di ogni comfort, ma dagli spazi esigue e senza complicazioni come dover controllare l’impianto di riscaldamento piuttosto che avere a che fare con toppe stanze da sistemare e rassettare?
La bubble room è al momento una soluzione abitativa dove trascorrere un week end romantico oppure con la famiglia, per stare in uno spazio verde, a contatto con la natura e potersi divertire a guardare le stelle semplicemente stando con il naso all’insù, in qualsiasi condizioni meteo, visto che all’interno il livello di comfort è davvero elevato.
Ma sarà davvero divertente? Al momento, chi ha provato questa particolare e curiosa esperienza si è detto divertito, considerando che si tratta nient’altro che di una modalità differente di campeggio: invece di dover faticare a montare la tenda, faticando fra picchetti e martello, evitando di colpirsi le dita, in questo è sufficiente prenotare con sufficiente anticipo scegliendo fra le tante opzioni che si trovano lungo tutta la penisola.
I costi? Non proprio alla portata di tutte le tasche, ma sta diventando davvero una moda interessante e curiosa, pensando che potrebbe essere una maniera diversa per vivere il giardino di casa.
Bubble room: cosa sono

Ma prima di venirvi a parlare di prezzi e di offerte, è meglio capire con precisione cosa sono. Le Bubble room sono bolle di plastica trasparente, strutture gonfiabili al cui interno può essere posizionato, a seconda della grandezza, un letto matrimoniale, un paio di comodini ed un piccolo armadio dove sistemare gli abiti necessari per un week end o poco più.
Viverci all’interno, al momento, può significare starci per qualche ora durante la giornata e la notte ovviamente, avendo la massima attenzione di chiudere le cerniere in maniera che la bolla non si sgonfi.
Prima di entrare nella vera stanza, troviamo un’anticamera. Nel momento in cui si entra, obbligatorio togliersi le scarpe oltre ad aspettare circa 30 secondi in maniera che la bolla torni a riempirsi di aria, quasi fosse una camera asettica.
Il passaggio nella camera da letto avviene dopo aver aperto la seconda cerniera, che andrà chiusa rapidamente affinché l’aria non esca. Per mantenere isolato il corpo dal pavimento, è possibile che sia posto una superficie calda come un grosso tappeto piuttosto che la moquette.
Scordarsi di guardare la televisione: le Bubble room sono prive di corrente ed acqua corrente, quindi è necessario recarsi presso i bagni chimici all’esterno piuttosto che, nelle strutture meno spartane, presso gli spogliatoi adibiti all’uso della clientela.

La funzione principale di questa particolare location è di farsi una breve vacanza all’aria aperta, allontanando le stress quotidiano e sentire i veri rumori piacevoli, ovvero quelli della natura. Poi, in base al luogo scelto, si potranno ammirare i profumi di abeti, querce od altre piante.
E adesso arriva la domanda: ma se volessi costruirmene una nel giardino di casa, potrei vedermi sbarrate le porte dalla burocrazia oppure sono libero di farlo?
Leggendo il Testo Unico dell’Edilizia datato 2001, non si parla del caso specifico, non esistendo ancora. Proseguendo nella lettura, l’art. 3, comma 1, fa riferimento all’installazione di manufatti leggeri, ovvero prefabbricati che, se impiegati per viverci, richiedono un permesso urbanistico.
Se invece si tratta di aree ludiche, ovvero spazi dove condividere momenti di vita quotidiana, ma senza viverci, allora trattasi di edilizia libera. Meglio però prima di beccarsi una multa salata, meglio rivolgersi agli uffici comunali.
I costi? Con circa 500 euro si può comprarne un modello base, per poi arrivare a circa 5.000 per strutture molto più grande e dotate di maggiori comfort.