Dipingere la cucina: 4 errori evitabili
Dipingere la cucina è un’attività divertente ma, al contempo, complicata. È divertente perché ci permette di dare nuovi colori al nostro luogo preferito della casa, dove dedicarsi alla preparazioni dei pasti o incontrarsi per mangiare o parlare è la routine. È complicata perché necessita di accorgimenti per evitare errori imperdonabili. Eccone 4 tra quelli a cui si dovrebbe sempre prestare la massima attenzione.
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- 1. Dipingere la cucina: utilizzare gli strumenti sbagliati
- 2. Dipingere la cucina: scegliere una pittura di qualità scadente
- 3. Dipingere la cucina: non lasciare che gli strati si asciughino
- 4. Dipingere la cucina: usare il pennello giusto
- Galleria idee e foto di dipingere la cucina
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La cucina è uno degli ambienti più importanti della casa, su questo ci sono pochissimi dubbi. È il luogo non solo dove si preparano i cibi, ma anche dove i componenti della famiglia si incontrano per discutere, tra una cosa e l’altra, della loro giornata. Può capitare che, soprattutto nei periodi più caldi, la nostra amata cucina necessiti di una tinteggiatura delle pareti, un’attività con la quale potremo migliorarla esteticamente e visivamente. Insomma, nei periodi estivi e primaverili è sempre bello armarsi di un buon pennello e di una pittura di qualità e cominciare a dipingere la cucina.
Tuttavia, è bene ricordare che la poca esperienza, soprattutto nel campo dei lavori di casa, può procurare più danni che benefìci. Capita a tutti di tentare di provare a fare qualche lavoretto e rendersi conto che si tratta, invece, di qualcosa di molto più complesso del previsto. Per quanto concerne tinteggiatura e pitturazione delle pareti, in particolare, l’inesperienza può provocare danni incalcolabili che potrebbero durare nel tempo.
Ma non fasciamoci la testa prima di iniziare. Di seguito parleremo dei 4 errori da evitare nel momento in cui decideremo di dipingere la cucina.
1. Dipingere la cucina: utilizzare gli strumenti sbagliati
I meno esperti quanto a pittura sicuramente devono evitare di scegliere strumenti sbagliati o, comunque, poco consoni alle mura della propria cucina. In altre parole, prima di iniziare il proprio lungo e faticoso lavoro, che come detto può rivelarsi divertente e utile per scaricare lo stress, bisogna evitare di scegliere un pennello che non sia adatto alla pittura delle pareti. Le setole, difatti, differiscono proprio in base alla superficie da dipingere per cui sarà bene farsi consigliare da personale esperto.
Altra cosa molto importante, bisogna armarsi della giusta quantità di telo protettivo. Quest’ultimo si rivela fondamentale perché mentre si tinteggiano le pareti occorrererà ridurre al minimo gli schizzi contro gli altri elementi d’arredo che, ovviamente, non potranno essere rimossi durante le ore del nostro lavoro.
2. Dipingere la cucina: scegliere una pittura di qualità scadente
Lo strumento per eccellenza mentre si dipinge qualunque luogo della casa, e in particolare la cucina, è ovviamente la pittura. Sembrerebbe un consiglio quasi banale ma è logico che per dare una nuova luce alle pareti della stanza è utile scegliere una pittura di alta qualità. Anzitutto perché donerà anche dal punto di vista estetico un qualcosa in più e in seconda istanza resisterà alle condizioni ambientali della cucina per un periodo di tempo maggiore.
I colorifici, infatti, consigliano di sentire il parere di un esperto prima di iniziare a dipingere: saprà consigliare il giusto tipo di pittura da utilizzare considerato l’ambiente da trattare. Ad esempio, il bagno, un ambiente molto più umido della cucina, necessita di un tipo di pittura diverso rispetto alla cucina stessa. Sono accorgimenti banali, ma che andranno a influenzare parecchio il risultato conclusivo, con le pareti che beneficieranno della pittura più giusta.
3. Dipingere la cucina: non lasciare che gli strati si asciughino
La fretta quando si dipinge è uno dei peggiori nemici. Spesso per fare subito si sceglie di pitturare quasi a raffica senza prima aspettare che la prima mano di pittura si sia completamente asciugata. Un errore molto grave con cui si andranno a creare danni che, poi, difficilmente potranno essere risolti con il semplice fai da te.
La pittura, come del resto qualsiasi altra attività domestica, necessita del giusto tempo, di quei corretti accorgimenti che alla fine creano il risultato finale. Si consiglia sempre di parlare con un imbianchino per scoprire i trucchi migliori del mestiere e per rendere il proprio lavoro impeccabile. Ci si potrà mettere alla prova con la giusta consapevolezza. I tempi perfetti di asciugatura per ogni vernice sono indicati sulla confezione stessa.
4. Dipingere la cucina: usare il pennello giusto
Lo strumento per eccellenza, cui abbiamo accennato brevemente prima, quando si ha l’intenzione di pitturare, è il pennello. Ne esistono di diversi tipi, per ogni tipologia di superficie e di parete domestica. Il più usato dagli imbianchini è conosciuto con il nome di pennellessa: un grosso pennello che a differenza di quello che noi comunemente conosciamo riesce a coprire una vasta superficie.
La caratteristica della pennellessa è che è dotata di una sezione rettangolare appiattita che, appunto, riesce a coprire più centimetri possibili. Oltre alla pennellessa si potrebbe utilizzare anche un altro strumento, il rullo, il quale viene consigliato soprattutto per le pareti liscie e per il fatto che sia dotato di un vero e proprio rullo cilindrico che assorbe una maggiore quantità di pittura ed è in grado di distrubuirla sulle pareti senza creare sbavature e senza eccessi.
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Questi sono dunque gli accorgimenti necessari per eseguire un’operazione di tinteggiatura della propria cucina quantomeno corretta. Di seguito vediamo le immagini che riassumono un po’ tutto il discorso.