Transizione green: presto a Bari la più grande fabbrica di celle solari a film sottile
La svedese Midsummer ha ricevuto da Invitalia una sovvenzione da 6,4 milioni di euro per la realizzazione di uno stabilimento in grado di produrre 50 MW di fotovoltaico thin film annui. A Bari sorgerà la più grande fabbrica di celle solari a film sottili in CIGS: tempistiche, progetto e convenienza.

Nuova apertura in Italia, precisamente a Bari in Puglia. A breve infatti sorgerà la prima fabbrica più grande in Europa in cui si produrrà il cosiddetto fotovoltaico thin film. Ovvero, celle solari a film sottili in CIGS. I
l progetto è curato da Midsummer, un’azienda svedese molto attiva nel settore delle rinnovabili grazie ai suoi tetti solari e che cura dallo sviluppo delle celle alla loro installazione insieme a tutto l’impianto. Il marchio Midsummer Machine infatti fornisce sistemi di produzione pronti e fabbricati in serie.
Ma in Puglia si produrrà una vera e propria innovazione. Voci di corridoio dicono che nel capoluogo pugliese sono state spedite e già installare cinque delle macchine DUO, ovvero dei sistemi compatti e ad alta efficienza con 25 camere di processo separate. A che cosa servono? A produrre il cosiddetto fotovoltaico thin film.
Bari apre al fotovoltaico thin film, ecco quando

Il nuovo impianto firmato da Midsummer per la sua realizzazione ha ricevuto un finanziamento di 6,4 milioni di € da Invitalia, l’Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa. Questa è praticamente la prima fase dell’accordo per poi ricevere 22 milioni di € a sostegno diretto, sotto forma di sovvenzioni per avviare la produzione di questa nuova energia rinnovabile.
Se tutto va come previsto, la fabbrica potrà operare a regime entro la fine del 2023 e produrre fino a 50 MW annuali di celle solari a film sottile, entrando nel Guinness dei Primati come il più grande stabilimento del suo genere presente in tutto il Vecchio Continente.
Infatti, grazie alle già citate macchine DUO, il sistema depositerà ogni strato in una catena del vuoto ininterrotta. Praticamente, sarà in grado di sfornare una cella solare completata ogni 20 secondi. Il che è straordinario visto che i costi di produzione sarebbero i più bassi nel settore.
Celle solari in CIGS, convengono davvero?
Il comparto delle energie rinnovabili e soprattutto nel campo del solare offre una miriade di tipologie di fotovoltaico. Tra cui, anche quello a film sottile e con prestazioni e gradi di maturità differenti a seconda delle esigenze. Si va da celle con semiconduttori inorganici fatte di CIGS o silicio amorfo, a quelle con semiconduttori organici o ibridi, come le celle di Grätzel o DSSC. O altre tipologie a polimeri o ancora a base di perovskite. Sono unità che portano tutte un vantaggio comune: leggerezza e flessibilità se comparati con gli impianti fotovoltaici classici.
Infatti, tante volte è impossibile installare un impianto fotovoltaico proprio per via delle limitazioni in fatto di ingombro e pesantezza. Con questo metodo non si porrebbero questi problemi e ci potrebbe essere una maggiore versatilità.
In questo contesto specifico, le celle solari in CIGS saranno composte da seleniuro di rame, indio e gallio. Si tratta di uno dei progetti tecnologici nel campo delle energie rinnovabili più avanzati e con una efficienza superiore al 20%. Che è tanto se si pensa che il record mondiale è il 22%.
La scelta di questo materiale è stata ponderata in quanto il materiale abbinato alla struttura possiede un elevato coefficiente di assorbimento della luce solare.
Si permetterà quindi di impiegare strati molto più sottili di film rispetto al fotovoltaico tradizionale e avere dei sistemi e impianti fotovoltaici chiavi in mano efficienti e all’avanguardia tecnologicamente parlando. Se poi queste celle a film sottile vengono adoperate anche con un sistema di accumulo, l’efficienza e il risparmio sono garantiti a lungo termine.