Risparmio in bolletta, meglio il mercato libero o tutelato? Te lo dice ARERA

Autore:
Elisabetta Coni
  • Perito per il turismo

Caro bollette: quale offerta conviene di più secondo il report ARERA ed è sempre una buona idea passare dal mercato tutelato a quello libero per risparmiare energia e scegliere quello di maggior tutela o il mercato libero in un momento particolare come quello della crisi energetica.

Soldi con lampadina
Frauke Riether / Pixabay

La crisi energetica ha fatto sì che ci si interroghi sulla convenienza delle offerte luce e gas. I fornitori fanno sempre a gara su quale offerta convenga di più e spesso e volentieri confondono gli utenti.

ARERA, l’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente, ha stilato l’ultimo rapporto basato proprio sulle offerte delle utenze.

Si risparmia di più in bolletta con il mercato libero o con quello di maggior tutela? La risposta è sorprendente.

ARERA ha cercato di approfondire il tema costi in bolletta indagando su una opzione: conviene di più il mercato libero o quello tutelato quando si sottoscrive un contratto per una determinata utenza luce e gas?

Nell’ultimo periodo sono sempre di più gli utenti che cercano disperatamente di accaparrarsi una offerta conveniente, passando per il mercato libero. ARERA quindi ha preso in esame 120 fornitori indicati dagli stessi clienti domestici che hanno scelto questo specifico regime di mercato.

Mercato libero vs mercato tutelato: quale conviene?

soldi con valvola termostatica
Frauke Riether / Pixabay

La maggioranza delle offerte del libero mercato sembrerebbe a prezzo fisso. Approfondendo nel dettaglio, a settembre 2022 per quanto riguarda il comparto elettrico il 66,9% dei clienti domestici presi in esame mentre per il gas la percentuale è del 65,7%.

Quindi, più della metà degli utenti ha scelto il mercato libero ed è uscito dal regime di maggior tutela sia per luce sia per il gas.

Ma a sorpresa, dall’indagine ARERA si evince che questa non è stata una scelta conveniente per quanto riguarda la spesa complessiva annua.

Infatti, nell’ultimo semestre del 2022 pare che la quota offerte più vantaggiose si sono ridotte moltissimo in quanto si sente la mancanza di una offerta a prezzo bloccato a lungo termine.

Per esempio, un utente luce tipo con un consumo domestico di 2700 kWh e 3 kW di potenza poteva scegliere su 350 offerte più convenienti del mercato di maggior tutela pari a 29,59% di quelle totali. Delle quali, 261 erano a prezzo variabile e 89 a prezzo fisso.

Per il gas, chi ha un consumo annuo di 1400 metri cubi aveva a disposizione 56 offerte più convenienti nel comparto servizio di tutela. In percentuale, 9,56% del totale e con 22 a prezzo variabile e 34 a prezzo fisso.

Risparmio in bolletta, perché non ci sono più le tariffe a prezzo fisso

Al di là del prezzo, gli utenti trovano che le offerte scelte in passato avevano elementi aggiuntivi come servizi ed elementi utili che giustificavano anche il costo elevato. Ora come ora, secondo le indagini ARERA, le offerte sono troppo generalizzate e non si distinguono per un elemento caratteristico.

Ma non è tutto. I fornitori hanno constatato che i costi troppo alti e imprevedibili delle materie prime hanno stravolto il mercato energetico, pertanto le offerte luce e gas a prezzo bloccato sono sì attive ma solo in periodi davvero limitati e magari con clausole che esonerano il fornitore dalla responsabilità degli aumenti.

L’unica maniera è cercare di monitorare i consumi magari con l’aiuto della nostra guida dedicata a come risparmiare in bolletta in modo efficace e senza fatica.