Risparmio in bolletta grazie al riscaldamento basato sui dati

Autore:
Elisabetta Coni
  • Perito per il turismo

Un progetto norvegese ha messo a punto un sistema di controllo che predice l’andamento del riscaldamento domestico basandosi sui dati e monitorando i consumi: ecco come funziona Databygg e quanto si può risparmiare in bolletta usando questo metodo che verrà applicato al cognitive building, ovvero alla casa intelligente evoluta.

Riscaldamento intelligente
Gerd Altmann / Pixabay

In futuro sarà possibile avere un riscaldamento intelligente. No, non stiamo parlando di quanto la domotica ci semplifichi la vita, come da nostra guida dedicata, bensì una innovazione unica per ridurre gli sprechi e le dispersioni energetiche del riscaldamento.

Quanto può essere utile fornire calore solo dove serve e soprattutto decidere quando? Il progetto di ricerca Databygg dalla Norvegia mira proprio a sviluppare un sistema di riscaldamento basato sui dati.

Un progetto della società informatica Kiona con la collaborazione dell’istituto di ricerca norvegese SINTEF e una società immobiliare norvegese. Databygg è stato già messo in funzione in un edificio intelligente di nuova generazione.

Come funziona Databygg

Monitoraggio riscaldamento con tablet
Gerd Altmann / Pixabay

Databygg mira a creare un cognitive building, ovvero un immobile intelligente ed evoluto che sarà in grado di anticipare le esigenze di chi lo abita, una sorta di casa del futuro ma in versione futuristica. Si tratta di un edificio autonomo e responsivo che sarà in grado di donare comfort e soprattutto aiutare a risparmiare in bolletta.

Il risparmio energetico si può attuare in tanti modi, ma non è mai successo che un sistema dovesse basarsi sull’analisi di determinati dati storici e confrontarli in tempo reale. Si prevedranno in questo modo condizioni tecniche, gestione e altri fattori.

Risultato? Databygg migliorerà di continuo grazie anche all’autoapprendimento. Infatti, la sperimentazione è verso una direzione in cui si potranno creare degli algoritmi specifici per regolare i riscaldamenti, prevedendo i consumi futuri.

Come può essere? Si baserà sullo storico dei consumi è vero, ma per risparmiare in bolletta ci vuole anche capire in che stagione siamo, o le condizioni atmosferiche attuali.

Per questo si predisporrà di sensori anche per analizzare il meteo e azzardare delle previsioni metereologiche per essere precisi il più possibile in fatto di temperatura del riscaldamento interno. Obiettivo primario: riscaldare casa senza sprechi.

Riscaldamento intelligente, una realtà complessa

Sono state effettuate 1200 miliardi di misurazioni in 3800 immobili della Norvegia per realizzare un modello per il controllo predittivo del riscaldamento domestico.

Il tutto, basandosi sulla temperatura di mandata. A questo punto sono stati affiancati algoritmi specifici per regolare la temperatura in modo automatico, che rispondeva alle misurazioni interne effettuate ogni mezz’ora.

I test mostrano che nell’arco di un anno si possono ridurre i consumi energetici tra il 10 e il 15%, senza patire il freddo o fare dei sacrifici per mantenere la temperatura interna costante.

Sicuramente, si cercherà di migliorare ancora per calcolare anche degli imprevisti che possono capitare in meno di 30 minuti, per poter risparmiare più combustibile ed evitare sprechi.