Risparmio in bolletta: conviene il fotovoltaico per il condominio?
Il fotovoltaico per i condomini è sempre molto richiesto ma nonostante sia la scelta più gettonata per tagliare i costi in bolletta e soprattutto risparmiare energia in condominio, non sempre conviene o si potrebbe installare. Ecco tutto quello che c’è da sapere in merito ad autorizzazioni, gestione spese tra condomini e se è un investimento conveniente o se ci sono alternative.

L’energia del sole è forse quella più gettonata per avere un immediato risparmio in bolletta, ma come funziona se si tratta di un impianto fotovoltaico per condomini?
Certamente, in un periodo di forte crisi energetica in Europa, poter produrre in modo autonomo la propria energia significa sicuramente risparmio. Ma a che prezzo, se si tratta di un condominio?
Infatti, se per le monofamiliari è più facile, le abitazioni multiple hanno il problema di capire la suddivisione delle spese e di installazione, oltre alle spese future e se c’è una effettiva convenienza.
Il fotovoltaico per il condominio ha avuto grande successo soprattutto negli ultimi due anni grazie ai bonus dedicati, ma si renderà protagonista anche per le ultime news in fatto di efficientamento energetico degli edifici imposto dall’Europa.
Un motivo in più per usufruire di impianti rinnovabili adatti per la produzione di elettricità.
Fotovoltaico per condomini, come funziona

Per impianto fotovoltaico condominiale si intende un impianto solare per produrre energia elettrica e di solito viene installato sul tetto dell’edificio. Può essere anche con sistema di accumulo, infatti sarà la delibera in assemblea condominiale che sancirà la scelta.
Tecnicamente l’impianto è uguale a quello delle abitazioni comuni, con i pannelli fotovoltaici posti sul tetto con una inclinazione corretta per massimizzare l’apporto di luce solare e la produzione energetica green.
Sulla carta conviene, perché lo spazio condominiale è molto ampio e si possono installare più moduli rispetto a una casa singola. Inoltre, le spese devono essere impartite fra tutti i condomini.
Diciamo che un condomino può richiedere l’installazione singola, ma a proprie spese. Inoltre, per una singola unità, si modulerà a 3 kWh fino a 6 kWh, mentre un impianto condiviso avrà potenza maggiore per coprire aree comuni e singoli appartamenti.
E si evita la spartizione equa del tetto a seconda dell’esposizione, origine di tante dispute. Basta pensare che su 90 mq si possono installare pannelli per arrivare a 20 Kwh.
Ovviamente, questo vale anche per gli altri interventi condominiali da fare per risparmiare in bolletta, come da noi descritto nella nostra guida dedicata.
Conviene veramente il fotovoltaico in condominio?
Ma in fin dei conti, conviene o no installare un impianto fotovoltaico condominiale? Autoprodurre energia conviene sempre e non bisogna dimenticare che la spesa iniziale si ammortizza in pochi anni sia con un ingente risparmio.
Inoltre, non tutti sanno che lo scambio sul posto dell’energia prodotta in eccesso con la rivendita al fornitore darà origine a un rimborso mensile o bimestrale, a seconda del contratto sottoscritto.
Su questo punto forse sono i singoli ad avere più vantaggi, visto che un impianto da 6 Kwh ha più facilità di far raggiungere una piena indipendenza energetica e alimentare grandi elettrodomestici e impianti energivori come piastra a induzione e caldaia elettrica.
Però, anche il fotovoltaico condiviso può garantire ai singoli almeno 6 kWh di autonomia, oltre al fatto che se si ha illuminazione scale e spazi comuni oltre che gli ascensori, le spese sono azzerate se si abbina a un sistema di storage.
Senza le batterie di accumulo invece si risparmia dal 30 ai 40%. E come investimento ripartito per tutti i condomini, la spesa per singolo nucleo familiare si riduce a 1500 Euro per ciascuna abitazione.