Rinnovabili, il progetto nucleare green di Eni
Eni punta sulla rivoluzione nucleare per produrre quantità illimitate di energia rispettando l’ambiente: una rivoluzione nucleare green?

Parlare di nucleare come di una energia pulita non è tanto semplice. Eppure, la fusione a differenza della fissione (da cui si basano le centrali finora) sarebbe in grado di produrre quantità illimitate di energia senza emissioni di gas serra. Inoltre, produrrebbe meno scorie radioattive. E a fronte di questo, il colosso dell’energia Eni sta preparando una sorta di svolta epocale in fatto di nucleare con una ricerca avanzata basata su questa fonte di energia, che in molti vorrebbero classificare come rinnovabile.
Eni ha annunciato il primo progetto pilota per dare energia nucleare positiva entro il 2025 con la prima centrale commerciale del 2030. L’amministratore delegato di Eni, Claudio Descalzi, ha illustrato che saranno piccole centrali modulari basate sulla fusione degli atomi. Il progetto è in collaborazione con il Massachusetts Institute of Technology (MIT) di Boston, col quale il colosso energetico collabora da molti anni. Inoltre, è stato stipulato un accordo di cooperazione sottoscritto con Commonwealth Fusione System.
Nucleare green, una fonte di energia illimitata?

Il piano di Eni e Commonwealth Fusione System si prospetta epocale visto che nessun Paese si ritroverebbe più senza energia primaria e quindi essenziale per i bisogni dell’uomo. Una rivoluzione che è stata pensata sia per l’ambiente e arrecare meno danni possibili diminuendo l’impatto ambientale, sia per favorire l’uguaglianza sociale.
E non è poco visto che se il sistema funzionerà a pieno regime, si potrà beneficiare di un risparmio in bolletta ingente. Anche sul fatto delle costruzioni delle centrali sarà meno onerosa e più rapida rispetto al passato. Si prevede che entro il 2050 i colossi energetici potranno produrre energia elettrica in modo pulito, sicuro e soprattutto inesauribile, completando di fatto la transizione energetica.
I vantaggi principali della produzione di grandi quantità energetiche attraverso il meccanismo di fusione sono tre:
- zero emissioni;
- energia illimitata dalla produzione all’erogazione;
- si possono avere scorte di energia a livello illimitato.
Nucleare green, come funziona la fusione nucleare
La fusione nucleare indica una reazione nella quale i nuclei di due o più atomi si uniscono tra di loro. In questo modo, si formerà un nuovo elemento chimico. Si tratta di un processo molto diverso dalla fissione nucleare, in quanto in questo caso un atomo pesante si scinde in due o più pezzi di massa inferiore. Per rendere possibile la fusione, occorrono grandi quantità di energia per vincere l’elettromagnetismo che naturalmente farebbe allontanare gli elementi tra loro, respingendoli.
Si prevede quindi che la collaborazione tra i due gruppi possa permettere lo sviluppo e la distribuzione dell’energia su larga scala e che il nucleare green così concepito possa affiancarsi ad altre rinnovabili come la poco conosciuta energia geotermica o le meglio conosciute eolico e fotovoltaico.