Fotovoltaico wireless spaziale: energia solare senza fili con Caltech

Autore:
Elisabetta Coni
  • Perito per il turismo

Il fotovoltaico wireless spaziale permette il trasferimento di energia solare dalla superficie terrestre tramite trasmettitori a microonde, aprendo la strada all’approvvigionamento di energia pulita e rinnovabile da fonti spaziali.

Fotovoltaico wireless spaziale: energia solare senza fili con Caltech
Photo by JoBischPeuchet – Pixabay

Negli ultimi anni, il fotovoltaico wireless spaziale ha dimostrato di essere una vera e propria rivoluzione nell’approvvigionamento energetico. Grazie al team di scienziati del California Institute of Technology (Caltech), l’energia solare può essere trasmessa dalla superficie terrestre utilizzando un trasmettitore a microonde. Questo esperimento, noto come Microwave Array for Power-transfer Low-orbit Experiment (MAPLE), fa parte del più ampio progetto Space Solar Power Project (SSPP) e ha ottenuto risultati estremamente promettenti.

Il team di scienziati del Caltech ha annunciato il successo nel trasferimento di energia solare dalla superficie terrestre utilizzando un trasmettitore a microonde. L’esperimento, denominato MAPLE, ha dimostrato la possibilità di inviare energia solare direttamente dallo spazio alla Terra. Questo risultato è stato ottenuto grazie all’utilizzo di trasmettitori di potenza a microonde flessibili e leggeri, guidati da chip elettronici personalizzati.

Il progetto MAPLE fa parte del più ampio progetto SSPP, che mira a sviluppare l’energia solare nello spazio come fonte di elettricità per la Terra.

Fotovoltaico wireless spaziale, come funziona?

Fotovoltaico wireless spaziale: energia solare senza fili con Caltech
Photo by H. Hach – Pixabay

Il prototipo Space Solar Power Demonstrator (SSPD-1) è stato lanciato in orbita all’inizio dell’anno tramite il razzo Falcon 9 di SpaceX. Questo rivoluzionario sistema si basa su una serie di trasmettitori di potenza a microonde flessibili e leggeri, controllati da chip elettronici personalizzati. Un vantaggio significativo di questo sistema è l’utilizzo di silicio a basso costo nella sua costruzione.

Gli esperimenti finora condotti hanno dimostrato che MAPLE è in grado di trasmettere con successo energia ai ricevitori nello spazio e di programmare l’array per indirizzare l’energia verso la Terra. Questa tecnologia sfrutta interferenze costruttive e distruttive e controlli precisi di temporizzazione per catturare e trasmettere l’energia solare. Il prototipo dispone di due array di ricevitori separati, posizionati a circa 30 centimetri dal trasmettitore, che convertono l’energia in elettricità a corrente continua (CC) e la utilizzano per accendere i LED.

Fotovoltaico e trasferimento di energia senza fili nello spazio

MAPLE rappresenta un importante passo avanti nel trasferimento di energia senza fili nello spazio. È la prima volta che si dimostra la possibilità di trasmettere energia solare dallo spazio direttamente alla Terra utilizzando strutture flessibili e leggere, insieme a circuiti integrati. Gli scienziati sono riusciti a programmare l’array di trasmettitori per indirizzare l’energia verso la superficie terrestre con successo.

Questa tecnologia offre enormi potenzialità per l’approvvigionamento di energia pulita e rinnovabile, che può essere inviata anche alle località più remote e colpite da disastri. È importante sottolineare che il trasferimento di energia senza fili nello spazio non era mai stato dimostrato in precedenza, neanche con costose strutture rigide.

Inutile dire che il fotovoltaico wireless spaziale sta rivoluzionando il campo dell’approvvigionamento energetico, offrendo numerosi vantaggi in termini di costo dell’energia e risparmio energetico. Questo significa che la trasmissione di energia solare direttamente dallo spazio alla Terra, convertita in elettricità utilizzabile, porterà numerosi vantaggi. In futuro, si potrà sfruttare in modo efficiente una fonte di energia pulita e rinnovabile, riducendo la dipendenza dalle fonti fossili e mitigando l’impatto ambientale negativo anche in località del Pianeta irraggiungibili o non idonee per i comuni sistemi di impianto fotovoltaico chiavi in mano.