Fotovoltaico, in arrivo il pannello solare più sottile al mondo
Avete intenzione di installare un impianto fotovoltaico, ma siete titubanti perché non vi rendete conto dell’effettivo ingombro dei pannelli solari? Ebbene, grazie al pannello solare più sottile al mondo che si adatta a qualunque superficie, si potrà sfruttare l’energia solare per produrre elettricità più facilmente e con soluzioni sempre più smart. Ecco i vantaggi del fotovoltaico ultrasottile e le varie applicazioni.

L’utilizzo delle fonti rinnovabili per produrre energia è importante per ridurre di fatto le emissioni, migliorando l’ambiente in cui si vive e la sostenibilità. Il metodo più conosciuto e più usato in Italia è senza dubbio il fotovoltaico mediante appositi impianti a pannelli solari.
Tuttavia, molte persone non hanno la minima idea di quanto spazio hanno realmente bisogno i pannelli fotovoltaici, come spieghiamo nella nostra guida dettagliata. Infatti, essi sono davvero molto ingombranti e pesanti, non adatti a tutti i tetti e superfici.
L’ingombro è la causa principale del perché non si possono installare in determinati edifici e questo svantaggio li penalizza in versatilità.
Per anni, i migliori esperti mondiali di aziende o laboratori di ricerca hanno cercato di risolvere il problema e trovare soluzioni alternative per sfruttare il Sole come fonte di energia rinnovabile e green. Ebbene, il giorno tanto atteso sembra arrivato. Gli scienziati del MIT di Boston sono riusciti a sviluppare un nuovo pannello solare unico al mondo. Sottile come un foglio di carta, se posto su qualsiasi superficie è in grado di renderla fotovoltaica.
Pannello solare più sottile al mondo, come funziona

Si tratta di una nuova tecnologia in fatto di pannelli solari a film sottile, capace di produrre energia 18 volte in più dei pannelli solari normali. Il tutto utilizzando solo un chilo di materiale.
Il film è composto da nanomateriali chiamati inchiostri semiconduttori stampabili. Si prepara un substrato di plastica di 3 micron di spessore per depositare il materiale e si aggiunge un elettrodo stampabile a tutto il modulo.
La stampa a 3D permette di incollare il tutto su un tessuto in grado di resistere meccanicamente alle sollecitazioni, permettendo anche di rendere più economica la fase di produzione. Ecco spiegato perché il pannello solare più sottile al mondo non solo è flessibile, bensì anche versatile.
Infatti, si pensa non solo a collocarlo su tetti e facciate di edifici, bensì anche creare dispositivi indossabili. Se applicata su un tessuto, la cella solare sviluppa 370 watt per kg, mentre senza supporto tessile, si aumenta fino a 730 watt.
Fotovoltaico ultrasottile, l’energia del futuro?
Si tratta di un passo avanti verso una vera e propria rivoluzione tecnologica in chiave green e un futuro più sostenibile. Ma non si è ancora arrivati al traguardo. Bisogna capire come rendere il pannello solare più sottile del mondo utilizzabile in larga scala, allo scopo di ottenere il massimo del risultato senza intaccare l’ambiente.
In particolare, questo materiale ultraleggero ma efficientissimo dal punto di vista energetico aggiungerebbe solo 20 grammi in più a un tetto di una casa, ma così come è stato sviluppato sarebbe in balia di intemperie ed eventi atmosferici.
Gli scienziati del MIT stanno studiando come rendere impermeabile e resistente questa idea senza aggiungere ulteriore peso.