Com’è vivere in comunità ecosostenibile: l’esperienza a Rosora

Autore:
Elisabetta Coni
  • Perito per il turismo

Rosora, un incantevole borgo nell’entroterra anconetano, ospita la prima comunità ecosostenibile d’Italia. Questa affascinante realtà è stata creata da Enrico Loccioni, imprenditore nel settore dei sistemi di collaudo e controllo qualità, che da decenni ha scommesso sulle energie rinnovabili. La sua visione si è rivelata un successo, sia allora che oggi.

Com’è vivere in comunità ecosostenibile: l’esperienza a Rosora
Photo by Ahmad Ardity- Pixabay

Se volassimo sopra la Vallesina al mattino, saremmo colpiti dalla bellezza dei monasteri, delle abbazie e dei conventi che punteggiano il territorio. Questi luoghi sacri, molti dei quali appartenenti all’ordine benedettino, rappresentano un patrimonio culturale senza pari, che guarda verso l’Adriatico dall’Italia rugosa di Norcia ad Assisi. Ma Rosora non è solo un luogo ricco di storia religiosa, è anche un esempio di impegno verso l’ambiente e la sostenibilità.

L’azienda Loccioni, fondata da Enrico nel 1968 insieme alla moglie Graziella Rebichini, sorge a Rosora, affacciandosi sul fiume Esino. Questa impresa è una sorta di abbazia tecnologica, in linea con l’Abbazia di Sant’Urbano all’Esinante, luogo di nascita e crescita di Enrico. Il fiume e il rapporto con il territorio sono due pilastri fondamentali nella storia di questa azienda, che progetta e produce sistemi high-tech di collaudo e controllo qualità su misura per i clienti.

Inoltre, Loccioni è al centro della prima comunità ecosostenibile realizzata in Italia: Rosora.

Rosora: comunità energetica a impatto zero

Com’è vivere in comunità ecosostenibile: l’esperienza a Rosora
Photo by Sumanley xulx – Pixabay

Rosora è una comunità energetica che si basa su sistemi sostenibili e a impatto zero. L’azienda Loccioni ha installato 15 impianti fotovoltaici con una capacità totale di 2476 kW sui tetti dei suoi edifici, progettati sin dall’origine per ospitare queste fonti di energia pulita. Inoltre, sono stati installati 4 impianti di mini idroelettrico da 174 kW complessivi sul fiume Esino.

Questi impianti contribuiscono in modo significativo alla produzione di energia rinnovabile, che alimenta i processi aziendali. L’acqua del fiume, oltre ad essere sfruttata per la produzione di elettricità, viene utilizzata anche per scopi agricoli, garantendo l’approvvigionamento idrico ai contadini del vicinato.

Ma non è tutto: Loccioni ha assunto anche la responsabilità di preservare l’ecosistema del fiume Esino. L’azienda ha stipulato un accordo pubblico-privato con la Provincia e la Regione per la messa in sicurezza, la manutenzione e la cura del corso fluviale. Questo impegno dimostra quanto sia importante per Rosora mantenere un legame stretto con il territorio e proteggere l’ambiente circostante.

Gran parte dell’energia prodotta da Loccioni viene utilizzata per alimentare la “Leaf Community”, una rete intelligente che collega i 6 laboratori dell’azienda situati su entrambe le sponde del fiume Esino, insieme ad alcune abitazioni adibite a foresterie. Grazie a questa rete, l’azienda raggiunge un’autosufficienza energetica del 45%. Ciò significa che solo il 6% delle ore annue è necessario prelevare energia dalla rete esterna, mentre nel restante tempo la rete diventa autosufficiente.

Loccioni: sostenibilità, innovazione e comunità vincenti

Questa filosofia di sostenibilità e innovazione non riguarda solo i processi produttivi di Loccioni, ma permea l’intera azienda. I collaboratori entrano in Loccioni come ex-studenti, con un’età media di 32 anni, e da subito vengono coinvolti in progetti significativi. L’azienda promuove lo sviluppo dell’identità professionale dei suoi dipendenti, facendo crescere sia l’individuo che l’impresa stessa. Ogni anno, alcuni collaboratori fondano le proprie imprese, creando una rete chiamata Nexus. Questa rete permette loro di rimanere nel territorio e contribuire a creare valore all’interno di un ecosistema virtuoso.

Rosora è anche un laboratorio di idee per Loccioni. L’azienda collabora con Enel e Nissan per un progetto chiamato “Second Life”, che mira a dare una seconda vita alle batterie dei veicoli elettrici non più utilizzate per la trazione.

Queste batterie vengono reimpiegate come sistemi di accumulo per le reti elettriche o come batterie domestiche. Questa soluzione rappresenta un esempio concreto di economia circolare e dimostra l’impegno di Loccioni verso l’innovazione e la sostenibilità.

La visita a Rosora è un’esperienza unica, che attira migliaia di persone ogni anno, tra studenti, fornitori e clienti. Questa comunità ecosostenibile rappresenta una stella polare nella filosofia di Loccioni, che considera l’innovazione come parte di un sistema più ampio. Grazie a questa mentalità, l’azienda continua a prosperare e a dimostrare che è possibile conciliare il comfort delle persone con la sostenibilità ambientale.