Caro energia: quanto è costato all’UE?
Misure dirette per sostenere le famiglie e soprattutto imprese e altre agevolazioni, ecco quanto costa la crisi energetica in UE e soprattutto in Italia e che cosa si può fare per contrastare il caro energia.

Il caro energia ci sta ancora perseguitando: anche se la bolletta del gas sembra più leggera e alcuni gestori e fornitori di energia elettrica premono su agevolazioni, promozioni e “saldi energia” fino a fine marzo, bisogna fare i conti non solo su quanto costano le bollette, bensì su quanto costa agli Stati Europei il caro energia.
La crisi energetica impatta in negativo sulla società e sembra che ora sia scritto nero su bianco.
Bruegel, think tank internazionale di sede a Bruxelles, ha comparato le economie degli Stati Europei nel periodo del caro energia.
Lo studio va a coprire il periodo tra settembre 2021 e gennaio 2023 e si comparano Stati UE, Norvegia e Regno Unito. Ebbene, la somma della spesa per il caro energia di questi Stati si aggira sui 792 miliardi di Euro, 681 miliardi solo per l’UE.
Caro energia, le misure adottate dalla UE

Ovviamente, c’è da dire che ogni Stato membro ha adottato in autonomia la sua strategia per contrastare il caro bollette.
La Germania in primis ha speso di più tra imposte ridotte e adeguamento dei prezzi al dettaglio, più alcuni indennizzi per le famiglie a basso reddito. Senza dimenticare gli aiuti alle aziende, praticamente sulla carta ha sborsato la bellezza di 270 miliardi di Euro.
Ma non finisce qui, perché subito dietro fanno capolino Gran Bretagna, Italia e Francia le quali insieme hanno speso 100 miliardi.
Insomma, si può affermare che la spesa per il caro energia ha raggiunto e superato i fondi di ripresa dal COVID-19 e la Commissione Europea è più che preoccupata. Tanto da ammonire gli Stati Membri per troppa generosità verso i sostegni statali. Ma quindi, la Commissione Europea ha delle soluzioni alternative?
La risposta è sì, e una su tutte sarebbe la transizione ecologica graduale.
Caro energia, riqualificazione energetica e misure green
Non è un mistero ormai che entro il 2050 l’UE impone di avere edifici residenziali a zero emissioni ed entro il 2030 ci sarà lo stop alla produzione e vendita delle auto a combustibili fossili per privilegiare l’elettrico.
Ci sono delle perplessità soprattutto in Italia, visto che statisticamente siamo uno degli Stati Membri della UE a usare maggiormente la macchina invece dei mezzi pubblici per spostarsi anche solo per andare al lavoro.
Il dubbio è che con l’ammonizione della UE, questa sorta di transazione ecologica delle case e degli edifici sarà a carico interamente ai privati cittadini, i quali non sempre si potranno permettere il costo del fotovoltaico o altri interventi per evitare il declassamento del proprio nucleo abitativo.
Se per caso siete interessati, la nostra guida dedicata mostra come ottenere un impianto fotovoltaico con accumulo per autoprodursi la propria energia e diventare green e indipendenti dal punto di vista energetico.