Batterie alle lacrime: l’innovazione sostenibile che parte dalle lenti a contatto intelligenti
Le batterie ultra-sottili alimentate dalle lacrime stanno rivoluzionando le lenti a contatto intelligenti, offrendo un’energia sostenibile e potente. Una soluzione che promette di cambiare il futuro dell’energia e delle tecnologie indossabili.

Nel contesto sempre più stretto tra tecnologia e corpo umano, l’energia rinnovabile e sostenibile si sta facendo strada attraverso una scoperta incredibile nel campo delle lenti a contatto intelligenti. Scienziati di Singapore hanno sviluppato una batteria ultra-sottile in grado di alimentare queste lenti sfruttando il fluido lacrimale, aprendo nuove prospettive verso un futuro più verde e tecnologicamente avanzato.
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Le lenti a contatto sono state per anni uno strumento essenziale per la correzione della vista, ma nel XXI secolo stanno subendo una trasformazione epocale grazie alla tecnologia intelligente. Le lenti a contatto intelligenti possono ora diagnosticare malattie, somministrare farmaci agli occhi e persino proiettare immagini di realtà aumentata direttamente nella nostra visione. Tuttavia, un ostacolo significativo è rappresentato dall’alimentazione di questi dispositivi in modo sicuro e discreto.
Lacrime, nuova energia rinnovabile per le batterie

Il team di ricerca presso la Nanyang Technological University di Singapore, guidato dall’Assoc. Prof. Lee Seok Woo, ha identificato le sfide legate alle attuali soluzioni di alimentazione delle lenti a contatto intelligenti. Il metodo più comune impiega elettrodi metallici nella lente, che possono essere dannosi se esposti all’occhio umano. Un altro approccio, la ricarica ad induzione, richiede una bobina metallica nella lente, simile a un pad di ricarica wireless per smartphone. Queste soluzioni si rivelano invasive e poco pratiche.
La vera innovazione arriva con l’idea del team di Singapore. Hanno sviluppato una batteria integrata nella lente a contatto, sottile come 0,5 mm, che sfrutta l’acqua e un enzima chiamato glucosio ossidasi. Quando questa batteria flessibile viene immersa nel fluido lacrimale basale che ricopre i nostri occhi, l’enzima reagisce con gli ioni di sodio e cloruro presenti, generando una carica elettrica all’interno dell’acqua della batteria.
Risultati promettenti delle batterie alle lacrime
I test di laboratorio su un occhio umano simulato hanno dimostrato che questa batteria può produrre una corrente di 45 microampere, e una potenza massima di 201 microwatt. Per mettere in prospettiva questi numeri, è sufficiente per alimentare una lente a contatto intelligente e trasmettere dati per almeno 12 ore. In confronto, le tradizionali batterie al litio durano tra 300 e 500 cicli, mentre questa nuova batteria può raggiungere fino a 200 cicli.
Applicazioni potenziali e ricarica a costo zero
Queste batterie innovative hanno il potenziale per rivoluzionare non solo il settore delle lenti a contatto intelligenti ma anche l’intero campo delle batterie. Si avranno oltre 200 cicli e alla possibilità di ricarica gratuita utilizzando il fluido lacrimale dell’utente o una soluzione salina. Inoltre, si aprono nuove opportunità per dispositivi alimentati in modo sostenibile. Questo approccio potrebbe ridurre drasticamente la dipendenza dalle batterie tradizionali, con il beneficio aggiuntivo di essere ecologico ed economico.
In sintesi, l’invenzione di una batteria alimentata dalle lacrime per le lenti a contatto intelligenti rappresenta un passo avanti significativo verso un futuro sostenibile e tecnologicamente avanzato. Oltre a migliorare l’efficienza delle lenti a contatto smart, offre una soluzione ecologica per l’energia rinnovabile in combo con la nanotecnologia, dimostrando che la scienza e la tecnologia possono coesistere in armonia con il nostro corpo e l’ambiente, consentendo una transizione verso un mondo più sostenibile.