Come illuminare il bagno cieco
Illuminare un bagno cieco è sempre un’ardua impresa. Bisogna considerare alcuni parametri fondamentali, in primis, quelli della luce di cui abbiamo bisogno e le aspettative stilistiche che abbiamo. Vediamo insieme alcuni consigli su come illuminare il bagno cieco.
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L’illuminazione è un’arma vincente per valorizzare un ambiente della nostra casa. Diventa indispensabile se parliamo di un bagno cieco. Una stanza che non possiede fonti luminose provenienti dall’esterno diventa facilmente una stanza “castigata” della casa e poco piacevole da vivere.
Invece, il bagno è una delle stanze che più amiamo della casa, perché ci permette di riconciliarci con la nostra parte più intima, di rilassarci e dedicarci al benessere del nostro corpo. Per questo dobbiamo valorizzarlo con la giusta illuminazione.
La legge italiana in materia di bagno cieco
Questo tipo di bagno è, chiaramente, sfortunato perché non è dotato né di luce né di areazione naturale. Quindi, tutto il vapore acqueo che viene a crearsi per l’utilizzo del bagno, tende ad accumularsi danneggiando la struttura abitativa, nonché creando muffe e microrganismi dannosi per la qualità indoor dell’aria che respiriamo.
La legge italiana in merito parla chiaro: qualora dovessimo trovarci in un’abitazione con un solo bagno, questo può essere cieco solo se l’appartamento ha una metratura inferiore a 70 mq, che giustifica la presenza di un bagno cieco come principale e unico. Se ne abbiamo uno in casa, che sia principale o secondario, dobbiamo riuscire a valorizzarlo con la giusta illuminazione. Vediamo qualche idea per farlo.
Quale luce scegliere per il bagno cieco?
Tendenzialmente il tipo di luce che viene scelta per la stanza da bagno è fredda, per il semplice motivo che rende tutto più vivo rispetto ai colori classici che vengono utilizzati nei bagni tradizionali. In realtà, il bagno oggi si è molto evoluto: si parla di cromoterapia con molta più facilità degli ultimi dieci anni.
Quindi, il tipo di luce calda o fredda, oggi cambia molto a seconda dell’ora del giorno, del nostro mood, della playlist musicale, della seduta di cromoterapia che vogliamo fare, ecc. La domotica comporta una sempre maggiore personalizzazione dell’esperienza bagno. Ma, certamente, in presenza di un bagno cieco dobbiamo essere prudenti nella scelta e nella posizione delle luci.
Le luci LED nel bagno cieco
Un modo intelligente e sostenibile di illuminare il nostro bagno cieco e, in generale, la casa, è di utilizzare luci LED e lampadine smart che consumano poco e riescono ad avere una lunga vita di utilizzo del prodotto.
I bassi consumi non comportano una minore qualità in termini di illuminazione, anzi: le strisce LED sono molto utilizzate nei bagni, specialmente quelli arredati in stile minimal, perché riescono a dare grande risalto all’ambiente delineando le superfici e le silhouette degli arredi.
Le plafoniere
Dal design accattivante e minimale, anche le plafoniere vengono molto utilizzate nei bagni ciechi, perché riescono a distribuire in modo piuttosto uniforme la luce in diverse direzioni. Infatti, proprio grazie al design di cui sono composte, le plafoniere vengono installate centralmente e si presentano in dimensioni importati, così da diffondere meglio i raggi luminosi simulando l’effetto soft box.
Le applique
Per chi ama uno stile più tradizionale, le applique sono un modo di illuminare in bagno che punta i raggi luminosi ad altezza uomo e non verso l’alto, come gli esempi visti finora. Una soluzione congeniale e più accogliente, se però abbinata a un’altra fonte luminosa che riesce a spaziare anche negli altri angoli della stanza.
Quando ci troviamo in un bagno cieco, la visione della stanza tende a chiudersi e a rendere l’ambiente più piccolo di quello che è. Il consiglio è, quindi, di inserire più punti luce, così da rendere comunque omogenea e gradevole la vista.
I faretti per il bagno cieco
Un grande classico che riesce a unire più stili differenti di arredamento sono i faretti. Un passepartout che funziona sempre, specialmente se abbiamo bisogno, come nel caso del bagno cieco, di illuminare in modo omogeneo più punti della stanza. Con i faretti, inoltre, riusciamo a utilizzare le luci LED e, quindi, a risparmiare in termini di consumi energetici. Consigliati i colori più freddi di luci, così da rendere l’ambiente più luminoso.
Lo specchio retroilluminato
Una soluzione perfetta quando arrediamo gli ambienti piccoli e poco luminosi è lo specchio. In particolare, in bagno possiamo optare per uno specchio retroilluminato, che consente una luce diffusa della nostra figura riflessa, così da poterci prendere cura del nostro corpo in semplicità.
Inoltre, lo specchio ha anche una grande funzione: riflette non solo l’immagine, moltiplicandola e dando un senso di maggiore grandezza della stanza, ma anche i raggi luminosi stessi e li amplifica. La rifrazione è fondamentale affinché la luce si amplifichi nel resto dell’ambiente. Consigliato, infatti, l’uso di superfici specchiate a tutta altezza, che migliorano l’illuminazione del bagno cieco.
Il vetro e le trasparenze
In ultimo, per aumentare la luminosità del nostro bagno, è consigliato l’uso di superfici in vetro, vetrocemento e, in generale, trasparenti. In questo modo la luce potrà andare oltre la superficie, ad esempio, della doccia, di una parete divisoria o di un mobile. Consigliato, per la stessa ragione, l’uso di contenitori trasparenti, per dare, allo stesso tempo, maggior ordine in un ambiente contenuto.
Come illuminare il bagno cieco: foto e immagini
In conclusione, possiamo dire che illuminare un bagno cieco non è impossibile, occorrono alcuni accorgimenti significativi che riescono a fare davvero la differenza. Adesso siamo pronti per lasciarci ispirare dalle immagini della gallery.