Cameretta montessoriana: l’arredamento a prova di bambino

Autore:
Maria Grazia Pastore
  • Specializzata in Discipline Giuridiche, Ambito Legale

Libertà, spontaneità e autonomia. Ecco i principi su cui si basa l’arredamento della cameretta montessoriana, il cui design si ispira al noto metodo educativo. Ma come è possibile organizzare la camera di un bambino affinché diventi un luogo dove giocare, crescere e imparare? Scopriamolo passo dopo passo.

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montessori bedroom

Quando si parla di educazione, è impossibile non pensare al celebre metodo introdotto da Maria Montessori. Filosofa, scienziata, medico e pedagogista, Maria Montessori introdusse per la prima volta le regole del suo sistema educativo alla fine degli anni Venti del XX secolo. Da allora molti insegnanti la considerano un esempio da seguire, ma a quanto pare non soltanto loro.

Anche gli esperti di interior design partono dai principi montessoriani per realizzare camerette a misura di bambino, convertendo spazi ed elementi di arredo nel luogo ideale dove poter crescere, imparando e divertendosi allo stesso tempo.

Facciamo riferimento ad uno stile di arredamento usato non soltanto per ambienti di case private, ma anche per abbellire spazi appartenenti a centri educativi ed asili nido particolarmente attenti alle esigenze dei più piccoli.

Child Room In Scandinavian Style

Creare un luogo protetto

Un’atmosfera rilassante è la prima caratteristica della cameretta montessoriana, che deve trasmettere al  bambino un senso di sicurezza e protezione. Per far sì che ciò avvenga, è compito dell’adulto evitare i principali pericoli provenienti dall’ambiente domestico attraverso due step fondamentali:

  1. La copertura delle prese elettriche, oggetto di curiosità infantile, attraverso semplici placchette.
  2. Il camuffamento degli spigoli, con appositi para-angoli per mobili.

In tal modo, il vostro bambino potrà gattonare e camminare liberamente per la stanza, e voi non dovrete controllare di continuo i suoi passi, resi sicuri con semplici accorgimenti.

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La zona letto

Il letto di un bambino deve avere due caratteristiche principali: la scarsa altezza, sia della struttura sia del materasso, e l’assenza di sbarre. In questo modo, i più piccoli non avranno difficoltà né ad alzarsi né a salire, e potranno evitare inutili e rovinose cadute. Il modello più consigliato è il futon giapponese, che aiuta il bambino a dormire comodamente e in totale sicurezza.

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Educare all’autonomia

Come anticipato, il metodo Montessori ha lo scopo di nutrire la creatività del bambino. Il primo passo per sviluppare la sua personalità e le sue capacità è, di sicuro, il senso di organizzazione. La cameretta dei più piccoli deve essere un luogo ordinato e pulito, dove il bambino può essere in grado di svolgere da solo le azioni più semplici.

Ecco perché il primo elemento d’arredo da scegliere è il guardaroba, che non deve essere troppo grande ed eccessivamente alto. Meglio se si tratta di un armadio aperto, di quelli corredati di sbarra a misura di bambino, dove questi può scegliere da solo i vestiti e riappenderli dopo averli indossati.

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Colori e comfort zone

È risaputo che le pareti chiare suscitano sensazioni di pace e benessere emotivo. Questo concetto vale anche per le camerette dei più piccini, dove è consigliato prediligere colori tenui e delicati, meglio ancora se alternati a decorazioni fantasiose come l’immagine di qualche animaletto o le figure di  personaggi provenienti dal mondo delle favole.

Questi semplici espedienti contribuiscono a creare una vera e propria comfort zone, che diventerà davvero a prova di bambino con l’aggiunta dei seguenti accessori:

  • Un tappeto sensoriale, dove il piccolo può ricavare una sua area giochi sviluppando il tatto;
  • Uno specchio, attraverso cui il bambino si riconosce e impara ad avere una chiara percezione di sé;
  • Una tenda indiana, sogno infantile di molti adulti, e luogo ideale dove rifugiarsi e trovare protezione.

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Stimolare alla lettura

Persino quando non è in grado di leggere, il bambino considera il libro un oggetto particolarmente interessante e stimolante, non solo alla vista, grazie alle immagini colorate, ma anche al tatto. Le pagine diventano un mondo da sfogliare e da gustare poco alla volta.

Per sollecitare ed invogliare ulteriormente il bambino alla lettura, possiamo aggiungere all’arredamento della sua cameretta una piccola libreria frontale a vista dove possa scegliere i suoi libri riconoscendoli dalle copertine.

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Il gioco euristico

Direttamente collegato al metodo Montessori è il gioco Euristico, termine che deriva dal verbo greco e che vuol dire scoprire. Muoversi, esplorare e scegliere gli oggetti con cui divertirsi, sono tutte azioni che fanno parte del processo di crescita del bambino.

Perché le attività ludiche abbiano finalità esplorative,  nella cameretta montessoriana non possono mancare cesti, contenitori e sacchetti che consentono al bambino di estrarre e riporre i suoi giochi in totale autonomia, stimolando il proprio senso di organizzazione e di catalogazione dei vari oggetti.

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Consigli utili

Al di là dei vari elementi di arredo, la cameretta di un bambino ispirata ai principi montessoriani possiede un arredamento semplice, caratterizzato da linee pulite e da uno stile minimal. Molto attenta deve essere la cura dei dettagli e la scelta dei materiali.

No ad oggetti in plastica, sì ad elementi naturali come il legno. Le forme da prediligere per i mobili? Meglio se sono arrotondate. In tal modo il bambino sarà in grado di esplorare liberamente i propri spazi senza correre troppi pericoli.

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Cameretta montessoriana: foto e immagini

Cerchi una soluzione ideale per la stanza del tuo bambino, ma non hai ancora le idee chiare? Nella gallery  fotografica troverai immagini riferite a diversi modelli di cameretta montessoriana da cui lasciarti ispirare.